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Cos’è la dipendenza affettiva?

Anoressia

Ti amo oppure ho bisogno di te?

Hai un bisogno estremo di essere in una relazione? Affettiva, romantica o intima non importa, basta che sia una relazione? Hai paura di non essere abbastanza per l’altro e rinunci ai tuoi bisogni o interessi per lui? La gelosia ti porta a controllare sempre il comportamento dell’altro e senti dentro costantemente una paura ingestibile di essere lasciato al punto che a volte non capisci neanche perché ti comporti in alcuni modi di cui poi ti vergogni? Se non sei con il partner soffri un malessere eccessivo che non riesci a spiegare? Se ti sei riconosciuto in una di queste condizioni forse soffri di dipendenza affettiva.

Cos’è la dipendenza affettiva?

La dipendenza affettiva è un modello disfunzionale di comportamento emotivo e relazionale in cui si sviluppa una così forte dipendenza emotiva e psicologica da un'altra persona da far ruotare la propria esistenza in tutto e per tutto intorno all’altro. La relazione di coppia è vissuta come condizione unica, indispensabile e necessaria, ha un’importanza tale da provocare l’annullamento di sé stessi e dei propri bisogni. Chi subisce una tale situazione ha un intenso bisogno di approvazione, attenzione e amore da parte dell'altra persona, spesso a discapito del proprio benessere emotivo, psicologico e persino fisico. Questa sproporzione su cui si basa il rapporto crea una assenza di reciprocità nella vita affettiva a scapito della persona che sviluppa una serie di comportamenti tipici: il sacrificio eccessivo, la paura dell'abbandono, la bassa autostima, la gelosia e il controllo sproporzionati, la ricerca continua di relazioni anche se dannose, e la difficoltà nello stabilire confini sani nella relazione.
Nella lingua inglese per definire tale stato viene usato il termine Love Addiction che si riferisce a una condizione generale in cui la dipendenza psicologica spinge alla ricerca dell’oggetto di interesse, senza il quale la vita perderebbe di valore; si determina una condizione disadattiva caratterizzata da una necessità e da un desiderio imperiosi dell’altro che si traducono in pattern relazionali problematici, caratterizzati dalla persistente e assidua ricerca di vicinanza, nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative di tale comportamento.

Come si comporta un dipendente affettivo?

Nella vita quotidiana del dipendente affettivo le emozioni del partner hanno più importanza rispetto alle proprie, la stima di sé dipende dall’approvazione dell’altro quindi prendere una posizione o una decisione diventa difficoltoso e causa forti sensi di colpa. La paura di essere abbandonati è talmente intensa che la maggior parte dei comportamenti hanno la funzione di evitare la solitudine e il rifiuto, la maggior parte del proprio tempo viene impiegato per controllare il partner e la sua presenza, ignorando che questo produce effetti negli altri contesti di vita. Sia gli interessi che gli hobby vengono progressivamente abbandonati, il rendimento lavorativo diminuisce perché la persona ha la mente costantemente occupata dai suoi problemi sentimentali e trascorre molto tempo a rimuginare per cercare di risolverli. Nei casi estremi, quando ad esempio il partner è violento fisicamente, si tende a giustificarlo, ci si isola, si mente o non si chiede aiuto pur di proteggerlo; spesso purtroppo non si riesce a lasciarlo anche quando è a rischio la propria incolumità fisica.

L’innamoramento è una dipendenza affettiva?

Essere innamorati effettivamente provoca un certo grado di dipendenza dal partner, ogni storia d’amore che possa dirsi tale è caratterizzata da un forte senso di intimità e passione, e il senso di fusione con l’altro è particolarmente forte. Le persone innamorate presentano sintomi che sono caratteristici anche dei disturbi di dipendenza da sostanze, tra cui l’euforia, il desiderio, la dipendenza emotiva e quella fisica. L’amore romantico ha delle caratteristiche naturali e prevede degli specifici comportamenti: l’attenzione è focalizzata sull’oggetto d’amore, c’è una riorganizzazione delle priorità, un aumento di energia e sensazioni di euforia; si presentano sbalzi d’umore e risposte del sistema nervoso simpatico come sudorazione e batticuore; c’è un elevato desiderio sessuale così come una possessività sessuale accentuata, sono presenti pensieri ossessivi sull’altro, desiderio per l’unione emotiva, gesti affiliativi, comportamenti orientati allo scopo e intensa motivazione per ottenere e mantenere il legame.
Se queste caratteristiche diventano rigide e pervasive nel tempo, assumendo la connotazione di necessità assolute, il rischio è di cadere nel versante più disfunzionale del legame amoroso, quello relativo alla dipendenza affettiva patologica. La possibilità di passare dalla fase dell’innamoramento all’amore per l’altro dipende proprio dalla capacità dei membri della coppia di percepirsi e rispettarsi come individui separati, cioè di riconoscere l’altro nella sua diversità senza per questo perdere di vista la propria individualità, quando invece il vincolo di coppia offusca i propri bisogni e desideri e ci incatena all’altro soffocando la nostra individualità possiamo parlare di love addiction o dipendenza affettiva. Il passaggio a un innamoramento disfunzionale, avverrebbe per la trasformazione del desiderio in bisogno necessario e del piacere in sofferenza.

La dipendenza affettiva è come la dipendenza da sostanze?

I sintomi che si presentano nella dipendenza affettiva assomigliano molto ai sintomi maturati da chi ha una dipendenza da sostanze. L’amore diventa come la droga che crea dipendenza, quando ci si trova in una relazione vengono stimolate le aree cerebrali legate alla ricompensa, proprio come succede con le sostanze stupefacenti, allo stesso modo porre termine a una relazione è come smettere di usare le sostanze, può provocare ansia e depressione. Le risposte emotive, in tutti e due i casi, si legano strettamente alle reazioni fisiche, creando una potente spinta verso l’instaurare o il mantenere una relazione affettiva: la relazione, dunque, diventa l’obiettivo e, allo stesso tempo, la ricompensa, che consentirà alla persona dipendente di ridurre la sofferenza e sentirsi meglio.
I segni e i sintomi della dipendenza affettiva includono:
• il piacere derivante dalla presenza del partner per cui si prova dipendenza d’amore;
• il bisogno costante di aumentare il tempo trascorso con il partner diminuendo, parallelamente, il tempo investito in attività autonome o contatti con altre persone;
• la comparsa di emozioni negative, quando il partner è fisicamente o emotivamente distante, simili a quelle che compaiono nell’astinenza quali ansia, panico, depressione;
• l’incapacità di riflettere in maniera lucida sulla propria situazione e di controllare i propri comportamenti, alternata a momenti di lucidità in cui la persona dipendente sperimenta vergogna e rimorso.
Le analogie tra innamoramento e tossicodipendenza sono confermate anche dagli studi di neuroimaging, che visualizzano l’attività cerebrale in vivo. Questi studi dimostrano che l’innamoramento attiva alcune regioni cerebrali ricche di dopamina, che viene liberata nel nostro cervello ogni volta che facciamo qualcosa di piacevole. Il piacere che proviamo serve a motivarci a ripetere questi comportamenti e quindi a garantire la sopravvivenza dell’individuo e della specie. Come dimostrano numerose prove empiriche queste stesse regioni vengono attivate sia nella dipendenza da sostanze che nella dipendenza affettiva.

La terapia della dipendenza affettiva con l’EMDR

Una delle ipotesi alla base della love addiction si basa sull’associazione, ovviamente inconsapevole, di un’emozione intensamente positiva alla persona verso la quale si innesca la dipendenza. Alcuni pazienti parlano del partner da cui dipendono con frasi tipo “mi ha fatto sentire per la prima volta di contare qualcosa” oppure “mi ha fatto sentire così speciale che tollererei qualsiasi cosa”. L’altro spesso viene associato alla sensazione intensamente desiderata, come ad esempio “contare qualcosa” o “sentirsi speciali”, che le condizioni di vita hanno reso estremamente difficile poter provare. Quando un’emozione positiva molto intensa viene sperimentata attraverso un comportamento o grazie a un’altra persona, che permette al soggetto di ottenere uno stato desiderato, può avere origine una dipendenza comportamentale, che persiste anche molto tempo dopo l’evento originale e nonostante le conseguenze negative derivanti dalla dipendenza stessa.
L’EMDR (Eyes Movement Desensibilization and Reprocessing) è un metodo psicoterapeutico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problematiche relazionali. È particolarmente adatto anche per il trattamento della dipendenza affettiva, in quanto può essere utilizzato per rompere il legame disfunzionale che si è creato tra un’emozione positiva e la relazione di dipendenza. Esiste un protocollo specifico di Robert Miller che si chiama Feeling-State Addiction Protocol (FSAP) e che si basa sul presupposto che le persone sviluppano una dipendenza perché provano un'emozione positiva mentre mettono in atto un certo comportamento. Emozione e comportamento si collegano rigidamente in un legame indissolubile che determina la dipendenza da quel comportamento. Secondo Miller le persone mettono in atto il comportamento disfunzionale per "stare bene", per riprovare quella emozione positiva. Anche se le cose cambiano e non si ripete, non riescono a smettere di attuare quel comportamento, perché vorrebbe dire smettere di ricercare quell’emozione vitale. Miller le chiama "emozioni legate alla certezza della sopravvivenza" e sono il desiderio di vivere, di sopravvivere e del volersi sentire vivi. Attraverso il protocollo ideato da Miller si va ad agire su quel tipo di emozione così potente, per permettere alla persona di vedere l'interezza del rapporto e non focalizzarsi solo su ciò che c'è stato di positivo, che viene pagato a caro prezzo. Una volta elaborato attraverso la tecnica dell'EMDR, la persona non ha più bisogno di mantenere il comportamento dipendente per accedere all'emozione positiva. Si tratta di una tecnica molto efficace, l’EMDR permette inoltre di desensibilizzare le reazioni legate alle situazioni negative del passato che possono aver contribuito all’insorgenza del problema, permettendo di rielaborare quei ricordi dolorosi che hanno posto le condizioni per lo sviluppo di pensieri negativi disfunzionali alla base del bisogno patologico ed eccessivo di dipendere da qualcuno per stare bene.

Per approfondire:
https://susannacasubolo.com/News/PsicoterapiaEMDR.html
https://www.istitutobeck.com/psicoterapia-disturbi-psicologici-terapie/le-nuove-dipendenze/dipendenza-affettiva
https://www.stateofmind.it/dipendenza-affettiva/