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Gelosia e scarsa fiducia in sé stessi sono due facce della stessa medaglia?

Anoressia

Autostima e gelosia riguardano entrambe la percezione di sé e le relazioni con gli altri ma che tipo di legame hanno? L'autostima è l'opinione che una persona ha di sé stessa. Si sviluppa attraverso le esperienze di vita, le interazioni sociali e l'interpretazione dei risultati che vengono ottenute nelle diverse aree della vita. Una buona autostima implica una percezione positiva di sé, una fiducia nelle proprie capacità e un senso di valore personale; una bassa autostima si manifesta con sentimenti di insicurezza, inadeguatezza e valutazione negativa di sé. La gelosia è un'emozione complessa che può manifestarsi in diverse forme, come la gelosia romantica, la gelosia professionale o la gelosia tra amici. Essa è spesso innescata da una paura di perdere ciò che si considera importante, come l'affetto, l'attenzione o il sostegno delle persone a cui si tiene, può essere alimentata da insicurezze personali anche dovute a una bassa autostima.

Non stupisce che uno dei tratti maggiormente studiati in relazione alla gelosia sia proprio l’autostima. Se il termine è oramai entrato nel linguaggio comune e, a più riprese, trasmissioni televisive e articoli di giornale fanno risalire disagi più o meno gravi a presunti problemi di autostima, occorre tener presente che dal punto di vista scientifico si tratta di un costrutto articolato. William James scriveva come l’autostima, che lui chiamava «amore per sé stessi», dipenda dalla valutazione dei risultati che la persona raggiunge nelle aree della vita che ritiene importanti. L’autostima, pur nelle sue varie sfaccettature, sembra essere connessa al bisogno dell’uomo di appartenere a un gruppo sociale, evitando la sensazione di sentirsi escluso o rifiutato dagli altri. In adolescenza la relazione con i pari assume un ruolo cruciale, non solo come quantità di tempo che i giovani adolescenti trascorrono insieme, ma soprattutto perché i comportamenti, le opinioni e le aspettative dei compagni influenzano l’immagine e l’opinione che il ragazzo ha di sé. In questo periodo le prime relazioni romantiche sono fondamentali sia per lo sviluppo dell’identità sia per la strutturazione della fiducia in sé stessi e nel proprio valore. L’attuale uso di social network espone al rischio di ipercondivisione: proprio chi è maggiormente insicuro della propria relazione tende a ricorrere a una condivisione elevata di informazioni sulla propria coppia.

Le persone con bassa autostima possono essere più vulnerabili alla gelosia perché si sottostimano e hanno difficoltà a credere di meritare amore, successo o felicità e, di conseguenza, possono sviluppare una costante ricerca di conferme esterne. Questo può portare a comportamenti di controllo, possessività eccessiva e sospetti infondati, dettati dalla necessità di proteggersi poiché si considerano in una posizione fragile nella relazione, facilmente rimpiazzabili da qualcun altro più interessante. Il confronto sociale gioca un ruolo significativo nella dinamica tra autostima e gelosia. Le persone con bassa autostima tendono a confrontarsi più frequentemente con gli altri, spesso in modo sfavorevole vedono gli altri come più attraenti, di successo o felici. Si concentrano sugli aspetti positivi delle vite altrui, percependoli come superiori ai propri. Questo confronto costante può alimentare sentimenti di inadeguatezza e generare gelosia. Ad esempio, possono provare invidia verso qualcuno che sembra avere una relazione più soddisfacente, un lavoro di successo o un aspetto fisico migliore. Tuttavia, è importante notare che l'autostima e la gelosia non sono interdipendenti in modo rigido. Le persone con un'autostima sana, che si sentono sicure di sé e del proprio valore sono meno inclini a sospettare o temere di essere tradite o abbandonate, possono comunque sperimentare momenti di gelosia, soprattutto in situazioni in cui si sentono minacciate o insicure. D'altra parte, le persone con bassa autostima possono sviluppare strategie di adattamento che riducono la gelosia, come evitare il confronto sociale o sviluppare un senso di rassegnazione.

La gelosia ci informa di un pericolo per la relazione, a cui possiamo reagire domandandoci come eliminare il/la rivale, oppure come migliorare e incrementare le nostre qualità. In questo secondo caso ci interessiamo a come marcare la differenza tra noi e l’altro/a, risultando vincitori per ciò che aggiungiamo e non per ciò che togliamo. Così facendo ci muoviamo lungo la strada del miglioramento, incrementando il senso di fiducia. Migliorarsi, tuttavia, non significa fare qualcosa per l’altro, cosa che, pur essendo un nobile gesto, non è sufficiente, in quanto solitamente legata all’aspettativa di avere qualcosa in cambio. Ogni sforzo che facciamo per l’altro, se non dà l’effetto desiderato, rischia infatti di incrementare il senso di fallimento, inadeguatezza o scarsa desiderabilità. Solo l’agire cercando la bellezza dentro e fuori di sé, coltivando il valore della relazione, può costruire quel senso di fiducia in sé stessi che sostiene e sviluppa l’autostima e la fiducia reciproca.

Lavorare sull'autostima può aiutare a gestire la gelosia in modo più sano. Sviluppare una buona autostima implica accettare e apprezzare sé stessi per chi si è, senza basare il proprio valore sulla comparazione con gli altri. Migliorando l'autostima, si può sviluppare una maggiore fiducia nelle proprie capacità e relazioni, riducendo così la tendenza alla gelosia. Lavorare anche su una comunicazione aperta e una fiducia reciproca nella coppia possono contribuire a ridurre la gelosia in una relazione. Quando le persone si sentono sicure e comprese, è meno probabile che si sviluppino sospetti infondati o che la gelosia prenda il sopravvento. Una comunicazione efficace può aiutare a dissipare dubbi e insicurezze, costruendo una base solida per una relazione sana.

Non possiamo determinare se sia la scarsa fiducia in sé stessi a produrre sentimenti di gelosia o se, viceversa, sia la gelosia a minare il senso di fiducia. Tuttavia, quando tale circuito si attiva, il rischio è di entrare in una spirale a cui la coppia difficilmente sopravvive o, se lo fa, raramente riesce a costruire un sano e felice equilibrio. Importante è dunque non tanto comprendere la causa, ma individuare il modo in cui disattivare il circolo vizioso. Per fare ciò occorre interrompere le reazioni disfunzionali di controllo, divieto, recriminazione, rimprovero per sostituirle con altre maggiormente adattive. Questo può essere fatto attivando un percorso di coppia con un terapeuta così da riuscire a far migliorare la comunicazione di coppia e abbassare il livello di attivazione dovuto alle incertezze. Spezzare il circuito “scarsa fiducia in se stessi-gelosia” e costruire un sano e felice equilibrio può avvenire se la coppia decide di mettersi in discussione e di lavorare sulle incertezze.

L’autostima è associata a varie dimensioni che solo in parte possono essere sovrapponibili ad essa, come la fiducia in sé stessi, l’autoefficacia e l’opinione di sé. Per esempio, una persona può sentirsi orgogliosa e soddisfatta dopo una promozione, o viceversa frustrata e insoddisfatta a causa di un fallimento. Come i recenti studi sulla resilienza hanno dimostrato la fiducia nelle proprie competenze e abilità necessita del confronto con le esperienze positive di successo e con quelle negative di fallimento che permettono all’individuo di creare il proprio valore personale e sociale. Gli stili genitoriali ed educativi attuali evidenziano da un lato una tendenza iperprotettiva, in cui i figli vengono tenuti al riparo da sofferenze e difficoltà, dall’altro un’aspettativa molto elevata rispetto ai risultati che questi dovrebbero raggiungere. Tale accoppiata risulta molto pericolosa in quanto, mancando l’esperienza di fronteggiamento e superamento delle difficoltà, la strada per il successo rischia di essere percepita come eccessivamente impervia o pericolosa, esponendo al rischio di una reazione rinunciataria. Spingere i figli ad eccellere e nel contempo proteggerli dagli ostacoli rischia di produrre un paradosso per cui non si costruiscono abilità ma incertezze, non si crea forza ma insicurezza, non si crea valore ma sfiducia.

Per approfondire:
Nardone G, Chiodini M. “Una solida autostima come deterrente per la gelosia” Psicologia Contemporanea 2019.