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Sindrome del Grinch, Natalofobia o Christmas Blues? Di che Natale soffri?

Anoressia

Il Natale non è una festa magica per tutti: decorazioni, riunioni di famiglia, spirito festaiolo e ricerca dei regali non rappresentano per tutti una gioia. Per alcuni il malessere legato a questo periodo non sopraggiunge la notte della vigilia, ma può avere inizio anche alcune settimane prima, l’inizio delle festività è spesso anticipato da ritmi frenetici, scadenze lavorative serrate, incombenze da rispettare prima della fine dell’anno. All’aumento dello stress lavorativo si aggiungono anche lo shopping compulsivo natalizio, la ricerca del regalo perfetto, il traffico selvaggio in città e il susseguirsi di inviti a pranzi e cene di famiglia. Qualora si decide di passare le vacanze natalizie fuori casa per cercare di schivare questo tipo di impegni lo stress è rappresentato dalla programmazione del viaggio con netto anticipo per non rischiare di perdere l’hotel migliore o trovare treni o aerei già pieni. Quindi quello che dovrebbe essere un periodo di vacanza, di relax e di vicinanza familiare viene percepito sempre meno come tale e sempre più come una responsabilità o un obbligo sociale nei confronti di amici e parenti con i quali non si può scappare dal dovere di organizzare e partecipare a riunioni. Inoltre il Natale è in molti casi l’unico momento dell’anno in cui tutti i membri delle famiglie si riuniscono ed è proprio in questa occasione che emergono vecchi e nuovi dissapori che rovinano l’atmosfera perfettamente serena che ci si dovrebbe aspettare.

La sindrome del Grinch esiste?

Tutti conosciamo il personaggio immaginario creato dallo scrittore Dr. Seuss nel suo libro "Il Grinch". Nel racconto, il Grinch cerca di rubare tutte le festività ai cittadini di Chi-ville rovinandole, ed è rappresentato come una creatura verde e pelosa che detesta il Natale a causa del rumore, delle celebrazioni e del consumismo associati alla festività. La sindrome del Grinch è utilizzata per descrivere il malessere o l’odio che alcune persone provano durante il periodo natalizio verso determinati aspetti di questa celebrazione: le emozioni prevalenti sono la tristezza e la rabbia, c’è una tendenza all’isolamento, perché anche la folla, lo shopping, le luci e i canti natalizi risultano estremamente fastidiosi. Questa sindrome è sofferta prevalentemente in età adulta, a seguito di eventi negativi che hanno portato a respingere questa tipologia di festività e a provare repulsione per il buon umore collettivo dettato dal calendario.

Si può avere paura del Natale?

Esiste una condizione chiamata “Natalofobia”, fobia del Natale, o “claustrofobia natalizia”. Questa condizione è caratterizzata da un'intensa ansia o paura legata alle festività natalizie. Per le persone che ne soffrono decorazioni, incontri sociali e familiari e pressione legata agli acquisti di regali creano un forte malessere.
I sintomi legati a questa condizione possono essere:
• ansia intensa quando si avvicina il periodo natalizio o quando si è coinvolti in attività collegate alle festività;
• paura eccessiva delle situazioni legate alle celebrazioni natalizie;
• evitamento attivo di situazioni, luoghi o attività legate al Natale;
• sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione eccessiva, tremori, nausea o mal di testa;
• disturbi del sonno;
• aumento del senso di irritabilità e di frustrazione.

La fobia del Natale è contagiosa?

Le fobie sono condizioni psicologiche individuali che derivano da esperienze personali, paure irrazionali o fattori ambientali, tuttavia, è possibile che le persone siano influenzate a livello emotivo o comportamentale dalle paure o ansie di coloro che le circondano. Ad esempio, se una persona nella famiglia o nell'ambiente sociale intorno ha la fobia del Natale, potrebbe influenzare indirettamente gli altri nel modo in cui affrontare le festività o percepire l'atmosfera natalizia.

Di cosa ha paura chi soffre della fobia del natale?

Le paure specifiche variano da persona a persona, ma ci sono situazioni ed elementi comuni associati alla fobia del Natale, ovvero la paura per le decorazioni natalizie quali luci, alberi di Natale, o addobbi; la paura per gli incontri sociali; la pressione sociale associata alle aspettative di regali, feste o partecipazione a eventi; lo stress legato agli acquisti di regali; il ricordo di esperienze traumatiche o negative vissute durante le festività in passato.
Alcuni articoli hanno fatto conoscere al mondo la fobia dell’inglese Garry Hollidge, per il quale il Natale è fonte di panico poiché la figura del Babbo Natale danzante lo terrorizza. L’uomo che abita nel Kent ha scoperto la sua fobia a soli 7 anni, attualmente è così forte da costringerlo a restare a casa per le feste in modo da evitare gli addobbi che includono anche le piccole figure danzanti che per lui sono estremamente inquietanti.

Il Natale può rendere malinconici?

“Christmas Blues” è un termine che viene spesso utilizzato per descrivere un senso di tristezza o malinconia che alcune persone possono sperimentare durante il periodo natalizio. Questo stato d'animo può essere causato da una serie di fattori e può variare da persona a persona. Alcuni motivi in comune riguardano: ricordi tristi, specialmente se una persona ha vissuto perdite o momenti difficili durante le festività in passato; solitudine, se c’è una mancanza di connessione sociale e familiare; stress per gli acquisti; aspettative irrealistiche sul periodo natalizio che dovrebbe essere sempre felice e senza problemi; eventi di vita significativi, come separazioni, perdite di lavoro o altri cambiamenti importanti che possono influenzare negativamente l'umore.

Grinch, ansiosi o melanconici come possiamo affrontare il malessere legato al Natale?

Un primo passo può essere rappresentato dalla presa di consapevolezza di di ciò che si sta provando e la riflessione sulle singole ragioni che stanno provocando lo stato di malessere. E’ qualcosa di legato all’eccessivo carico di lavoro? Una riunione di famiglia difficile ci preoccupa? Forse l’obbligo sociale dell’acquisto dei regali ci stressa troppo? Comprendere da dove arriva il malessere è fondamentale per stabilire un piano d’azione che possa aiutarci a combatterlo. Scoperta l’origine si possono definire degli obiettivi o dei passi da seguire, ad esempio come prima cosa è importante mettere da parte il perfezionismo e cercare di essere realistici: il regalo perfetto non esiste, il pranzo o la cena perfetta non esistono, è normale provare sentimenti negativi anche a Natale.
Non dobbiamo passare per forza tutto il tempo con gli altri, tra un impegno e l’altro possiamo prenderci cura di noi prendendoci dei piccoli momenti di relax: fare attività fisica o passeggiate all’aria aperta, dormire a sufficienza, leggere, fare un bagno caldo, meditare.
Visto che il Natale rappresenta anche l’arrivo della fine di un anno passato e l’inizio di uno nuovo può capitare di pensare al bilancio del tempo trascorso e allora possiamo anche fare un piccolo esercizio di ricerca nella nostra mente di tutti gli eventi positivi accaduti, ripercorrendoli con il pensiero come a mettere sotto l’albero uno a uno i nostri bei ricordi infiocchettati, ci aiuterà a mantenere la nostra mente positiva.
Se lo stato di sofferenza non si attenua e diviene un disturbo debilitante o particolarmente grave al punto da non farci vivere la situazione in maniera tranquilla, può essere utile rivolgersi a uno psicoterapeuta esperto che ci può aiutare a provare tecniche specifiche per la gestione del malessere legato al Natale.
Ricordiamoci soprattutto che dobbiamo lasciare da parte l’idealizzazione classica dei film di Natale per lasciare posto ad una visione più autentica, equilibrata, dove possono convivere pregi e difetti delle situazioni, limiti e punti di forza di noi stessi e degli altri. E poi dobbiamo riservare un’aspettativa più realistica alle feste, piuttosto che fare paragoni o confronti con gli altri per uniformarci a delle situazioni standard, cerchiamo cosa avremmo davvero voglia e bisogno di fare in quei giorni di festa, quello che insomma è nelle nostre corde e ci fa sentire bene. Ognuno merita il suo Natale cucito su misura in cui sentirsi a proprio agio e sereno, anche se imperfetto. Il Natale esisterà sempre finché ci teniamo cuore a cuore e mano nella mano, scriveva Dr. Seuss, io aggiungerei soprattutto con noi stessi.

Articolo scritto per I'M Italian magazine